giovedì 16 dicembre 2010

Rapporto della Banca d'Italia: aumento del debito e riduzione delle entrate

Nel Rapporto sulla stabilità finanziaria di dicembre 2010 la Banca d'Italia presenta un visione non troppo ottimistica della situazione italiana.
Così inizia il rapporto
"In Italia il PIL si espanderebbe a ritmi inferiori alla media dell’area dell’euro"
 e ancora
"La  crescita dell’economia mondiale prosegue ma rallenta, con andamenti eterogenei tra le diverse aree. L’attività economica è sostenuta nei paesi emergenti e in via di sviluppo – soprattutto in Cina, India e Brasile – grazie alla robusta espansione della domanda privata; è più contenuta nei paesi avanzati, con un indebolimento nella seconda metà del 2010, in particolare negli stati Uniti. La ripresa congiunturale non si è sin qui tradotta in una significativa riduzione del tasso di disoccupazione, prossimo al 10 per cento sia nell’area dell’euro sia negli  stati Uniti ."
Il rallentamento delle economie avanzate, continua,  dovuto alla contrazione dei consumi privati, proseguirà anche nel primo semestre del prossimo anno. Per il 2011, il PIL mondiale è previsto al 2,2% (era del 2,7% nel 2010) e per l'Italia invece intorno all''1%. Insomma, la crisi ancora non è passata, per FMI e analisti ma, come ammettono gli stessi esperti, fare previsioni è estremamente difficile , per l'incertezza della situazione economica. 
Una tavola degli Indicatori di Sostenibilità Finanziaria mette a confronto i vari paesi europei con alcune grandi potenze.







Ed ecco due tendenze negative: nel Supplemento al Bollettino Statistico, si rileva l'aumento del debito pubblico, che supera i 1860 miliardi di euro




e la contrazione delle entrate, qui a confronto mese con mese il 2009 e il 2010.



Particolare







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