venerdì 14 settembre 2012

Che fine fanno le province: Istruzioni per l'uso. Un dossier del Governo

Sono state un tema molto dibattuto qualche tempo fa, anche per la possibile perdita identitaria connessa all'accorpamento, pure se per alcuni non era chiaro come si doveva effettuare questo accorpamento e quale nome doveva avere il risultato finale. Parlo delle province, questione sulla quale il Ministro per la Funzione Pubblica Patroni Griffi  pubblica un dossier chiarificatore dal titolo Le Province: istruzioni per l'uso.
Molti ricorderanno che l'eliminazione delle province fu un cavallo di battaglia dei fustigatori dei costumi, dalla quale dovevano arrivare risparmi di spesa per centinaia di milioni. Ora, a conti fatti, e pure se nella stessa ottica, il risparmio sulla spesa sembra molto più contenuto, almeno a leggere un documento dell'Upi.
Nella sua introduzione il Ministro  riconosce un'atavica tendenza all'abolizione delle province
Più di 150 anni sono passati da allora e, a scadenze più o meno regolari, vi è stato chi ha proposto l’abolizione di questo ente, ritenendolo un livello istituzionale intermedio, titolare di poteri e competenze talvolta non bene identificate in quanto sovrapponibili a quelle della Regione e del Comune.
Il colpo decisivo, però, nonostante le ricordate proposte interne di abolizione, viene dall'Europa, che ha più volte incoraggiato il Governo

a prendere immediatamente misure per garantire una revisione dell'amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l'efficienza amministrativa. Sul punto, di particolare rilevanza, l’esplicita richiesta europea di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi, come le province.
La riforma approvata dal Governo dovrebbe portare, secondo le intenzioni, a un numero di province radicalmente inferiore a quello attuale, anche se nel dossier non è scritto quante nè come si chiameranno le nuove province o come avverranno gli  accorpamenti, e il tutto è lasciato a un generico e ora la parola ai territori.
Il documento segue un percorso lineare: introduzione storica al tema e necessità che ne imponevano la revisione (non si dimentichi che il provvedimento fa parte della spending review); un cenno sul riordino della province, sulla tempistica, le procedure, le nuove funzioni e infine un capitolo sulle città metropolitane. Segue una corposa Faq, una serie di domande e risposte per dissipare i dubbi.



clicca per leggere il dossier



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