sabato 29 giugno 2013

Storia dell'IVA: 40 anni di aumenti dell'imposta sul valore aggiunto

Recentemente la Cgia di Mestre ha osservato come l'IVA, l'imposta sul Valore Aggiunto, sia passata dal 12% del 1973 all'attuale 21%. Nove punti percentuali in 40 anni sembrano tanti e, come affermato sul comunicato stampa, costituiscono un piccolo record tra le grandi nazioni della zona euro. Bisogna considerare però che l'IVA, introdotta nel 1973, sostituiva un'altra imposta, l'IGE (imposta generale sulle entrate) la quale, a sua volta, dal 1940 ne sostituiva un'altra, l'imposta unica sugli scambi commerciali. L'IGE, pur con un'aliquota inferiore a quella dell'IVA, era ritenuta un'imposta dal carattere distorsivo perchè non essendo deducibile da parte di fabbricanti e commercianti era considerata insieme alla parte imponibile e faceva aumentare il prezzo dei beni ad ogni passaggio. Diversamente dall'IGE l'IVA ricade unicamente sul consumatore, visto che la filiera produttiva può compensare l'imposta a credito con quella a debito.
A parte queste considerazioni è da osservare il lento ma inesorabile effetto dell'IVA che, pur non essendo così distorsivo come l'IGE, i suoi effetti recessivi è comunque in grado di manifestarli. Ecco la storia delle aliquote IVA dal 1973 ai giorni nostri (basata sulla voce omonima di it.wikipedia):

  • 1973 - 12%
  • 1977 - 14%
  • 1980 - 15%
  • 1982 - 18%
  • 1988 - 19%
  • 1997 - 20%
  • 2011 - 21%
E questa è una più breve storia delle aliquote dell'IGE (basata sulla voce omonima di it.wikipedia):
  • 1963 - 3,30%
  • 1964 - 3,30%
  • 1966 - 4,00%
  • 1968 - 4,00%
  • 1969 - 4,00%
  • 1971 - 4,00%
  • 1972 - 4,00%
Interessante è anche il confronto con le aliquote ordinarie presenti in alcuni Stati europei (si consulti la voce di it.wikipedia citata per l'IVA per un confronto di più ampio respiro):
  • Austria - 20%
  • Belgio - 21%
  • Danimarca - 25%
  • Finlandia - 24%
  • Francia - 19,6%
  • Germania - 19%
  • Grecia - 23%
  • Irlanda - 23%
  • Lussemburgo - 15%
  • Olanda - 21%
  • Polonia - 23%
  • Portogallo - 23%
  • Regno Unito - 20%
  • Romania - 24%
  • Spagna - 21%
  • Svezia - 25%
  • Ungheria - 27%

1 commento:

  1. Interessante notare come nessuno abbia mai messo in relazione l'introduzione dell'IVA nel 1973 con la spaventosa inflazione che iniziò da lì in avanti. Qualcuno forse ricorderà gli assalti ai forni per via del prezzo del pane, il blocco dei prezzi durante l'estate del 1973, con tanto di manifesti affissi sui muri che invitavano a denunciare i negozianti che aumentavano i prezzi. Il ritiro di tale provvedimento avvenne all'inizio dell'autunno, e i prezzi schizzarono alle stelle tutti insieme. Ma il racconto "ufficiale" sostiene che la crisi epocale fu causata dalla guerra del Kippur e dal conseguente ricatto dell'OPEC sul petrolio. Ebbe sì una grande importanza, ma tutto ciò avvenne in novembre, e non può essere stata la causa della grande inflazione che iniziò invece da gennaio 1973 (il 23 febbraio ci fu già uno sciopero generale contro l'aumento dei prezzi!) Chi vuole vederci più chiaro sugli effetti inflazionistici dell'IVA, può trarne conclusioni diverse da quelle ormai storicizzate.

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