martedì 2 luglio 2013

L'Italia al punto di non ritorno? Grillo a Napolitano: parli al paese

Se lo dice Grillo è un esagerato catastrofista anche un po' dittatoriale ma se invece lo dicono Confindustria e Ministro dello Sviluppo Economico? Siamo a un punto di non ritorno, ecco cosa dice Zanonato all'Ania, a cui fa eco Squinzi che non crede alla visione ottimistica di Saccomanni [fonte]. In questo momento cruciale il Governo che fa? Toglie gli alibi agli imprenditori: vi abbiamo dato i contributi per le assunzioni, adesso dovete assumere. Ma chi glielo dice a Letta che se non ci sono gli ordinativi sarà difficile che le aziende assumano?
Ma cosa chiederebbero poi queste aziende, e gli italiani in genere? Squinzi avverte che questi del Governo sono ancora palliativi, che se si vuole far ripartire la crescita bisogna accelerare sui pagamenti della Pubblica Amministrazione e bisogna ridurre l'imposizione fiscale. La ricetta è semplice e lineare, non occorrono premi Nobel dell'Economia, solo soldi. E se i soldi non puoi raccoglierli aumentando le tasse come puoi fare? Chi glielo ridice al Governo che l'unico modo rimasto è diminuire la spesa pubblica, tagliando l'1-2% dei costi?
Grillo glielo dice. Ecco un po' di suggerimenti:
 Tagliare le province, portare il tetto massimo delle pensioni a 5.000 euro, tagliare finanziamenti pubblici ai partiti e ai giornali, riportare la gestione delle concessioni pubbliche nelle mani dello Stato, a iniziare dalle autostrade, perché sia l'Erario a maturare profitti e non aziende private come Benetton o, dove questo non sia possibile, ridiscutere le condizioni, eliminare la burocrazia politica dalle partecipate dove prosperano migliaia di dirigenti, nazionalizzare il Monte dei Paschi di Siena, eliminare ogni grande opera inutile come la Tav in Val di Susa e l'Expo di Milano, ridurre drasticamente stipendi e benefit dei parlamentari e di ogni carica pubblica, cancellare la missione in Afghanistan, fermare l'acquisto degli F35. 
Tanto per elencare solo alcuni interventi. Parole al vento, chiaramente. Sono tutti tagli che impongono la perdita dei privilegi di politici e amici dei politici e quindi non si faranno mai. Nel frattempo, Grillo chiede che Napolitano parli al paese e, in secondo luogo, che parli con lui:
Napolitano vada in televisione, in prima serata e parli alla Nazione. Dica la verità sullo stato dell'economia, sulle misure che dovremo prendere, sui sacrifici enormi che ci aspettano. Imponga la cancellazione del Porcellum, contro cui alla Camera ha votato soltanto il M5S e un solo deputato del pdmenoelle e sciolga il Parlamento. Quest’agonia non può durare. Chiedo un incontro con Napolitano

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